Da qualche tempo un nuovo sport cinofilo sta prendendo piede tra gli appassionati, e questo sport si chiama HOOPERS.

Hoopers prevede che il cane esegua un percorso tra alcuni ostacoli sulle indicazioni che il conduttore da a distanza rimanendo all’interno di una precisa zona di conduzione.

Il nome dello sport viene dall’ostacolo principale e peculiare che troviamo in questa disciplina, ovvero l’ ‘hoop’, un arco con due supporti attraverso cui il cane deve passare.

Altri attrezzi sono: il tunnel, che differisce da quello di agility perché molto più corto (1m) e più largo; il gate, una sorta di transenna; il barrel, un bidone attorno a cui passare; lo slalom, che si crea unendo diversi hoop.

Hoopers è adatto a tanti tipi di cani e conduttori, ed è in particolare consigliato ad alcune tipologie di binomi. Ad esempio è utile per l’indipendenza da usare in altri sport come l’agility nel cane giovane, o per il cane sportivo non più giovane che si vuole mantenere in attività, o ancora al conduttore non particolarmente prestante che però non vuole rinunciare al lavoro col proprio cane.

Questi sono solo alcuni esempi di target per uno sport che ha un approccio molto morbido dal punto di vista fisico (non ci sono salti né cambi di direzione troppo stretti) e interessante dal punto di vista cognitivo e dell’apprendimento mentre si costruisce il lavoro sul cane.

I percorsi di Hoopers vengono quindi disegnati dai giudici delle gare proprio in quest’ottica, evitando traiettorie impegnative a livello articolare e prevedendo una certa preparazione dal punto di vista dell’ascolto da parte del cane.

Il primo passo nell’impostazione di un cane nella preparazione in Hoopers è proprio il lavoro sull’indipendenza, e cioè insegnare al cane a muoversi da solo aumentando progressivamente la distanza da noi.

Uso del clicker, lavoro in shaping, uso di target e così via sono solo parte dell’ampia cassetta degli attrezzi necessari per preparare un cane per affrontare un percorso di Hoopers, oltre ovviamente all’esperienza e sensibilità dell’istruttore per adattare il lavoro a diversi tipi di cane.

In Italia questo sport è stato principalmente promosso, in un lavoro di costante traduzione e formazione dai modelli svizzeri ancora in corso, da Margherita Pescollderungg, che è responsabile della disciplina per FISC – Federazione Italiana Sport Cinofili, ed è la formatrice degli istruttori del nostro centro.

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